Sono stanco del compromesso morale.
La mediocrità violenta prende possesso delle nostre vite, le tiene legate al basso. Nietzsche la chiamava forza di gravità: quella catena che ti impedisce di volare, che lega i tuoi piedi al pavimento, dove tra una pozzanghera lurida e un fosso, a fatica rimaniamo in piedi rinunciando definitivamente al fresco profumo della testa tra le nuvole.
Tutti ne siamo inviaschiati, tutti ne siamo colpevoli. Tutti accettiamo ogni giorno di cadere nel compromesso non con la morale pubblica, ma col nostro personale senso di giustizia.
E così scivoliamo sempre più giù, cadiamo insieme nel burrone della piccolezza e l'unica grandezza sta nel cadere meno in basso, nel tenere la testa rivolta verso l'alto.
Questo è già, in sé, il compromesso peggiore.
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